Il mio modo di amare

La tua Rimmel aveva occhi color cielo, limpidi e timidamente interessati. Aveva labbra candide dalle quali cadevano suoni e rientravano rumori di nostalgia. Riusciva ad afferrare sguardi intensi e a scatenare singhiozzi improvvisi di felicità. La tua Rimmel aveva una strana gioia di vivere. Aveva spalle da sollevare il globo e gambe da sostenere un’altra esistenza. Quella tua Rimmel profumava di vita, le sentivo battere il cuore, avvertivo scorrerle il sangue come torrenti agitati, la ascoltavo respirare piano come un alito di vento sui capelli. La vedevo muovere le mani in quel  ritmo di grande amatrice, la vedevo muoversi come una donna quando sogna distese di stelle. La tua Rimmel vive di luce propria e mai riflessa, abbaglia chi non vede e fa brillare chi è spento. La tua Rimmel è tutto quello che sei tu, è tutto quello che gli altri vorrebbero essere, è tutto quello che forse potrei essere anche io. Lei è musica per chi non sente amore, è colore per chi non distingue le sfumature, è sapore per chi non mastica emozioni. Ama chi non è stato mai amato.

Adesso i suoi occhi sono i miei, le sue labbra sono le mie, le sue spalle, le sue gambe, il suo cuore batte insieme al mio. I suoi sguardi si incrociano con i miei, la sua gioia di vivere fa rima con la mia, il suo respiro mi scuote, le sue mani mi muovono, la sua luce mi avvolge. La tua Rimmel, quella che ti appartiene, ora fa parte di me.

(Scritto poco più di un mese fa, dopo aver trascorso un paio di giorni a letto con la febbre, dopo che un giorno ho avuto la mia prima dedica in musica)

Published in: on 9 luglio 2010 at 12:16  Lascia un commento  

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