Sorelle..mai

Ad una sorella minore, se l’avessi, direi queste parole: “Non caricare d’importanza amici, parenti e amanti, carica d’importanza solo te stessa”. Se avessi questa fortuna, probabilmente, non starei qui a rimuginare sulla mia eccessiva sensibilità ma sarei con lei su un volo di 8 ore che ci sta portando lontano. Di sicuro avrei una compagna di viaggi e di confidenze, avrei un’amica che ha lo stesso mio cognome e lo stesso sangue che scorre nelle vene. Se fosse più grande, mi troverei ad inseguire un modello ma, comunque sia, saremmo come Thelma e Louise. Forse lei mi darebbe dei consigli mentre giriamo per le strade della città o mentre siamo in treno per raggiungere il mare. Vivrei di più e penserei di meno, sarei più serena e meno sola.

A quest’ora faremmo progetti. A luglio sulle montagne russe, ad agosto all’estero, a settembre nel Montefeltro. Magariun libro a quattro mani,  una vacanza ai nostri solo per restare sole a casa e far casino, una sbriciolata con la vecchia ricetta della nonna. Suoneremmo “Blowing in the Wind” con la chitarra, berremmo birra o vino all’occorrenza, saremmo soprattutto spontanee e senza riserve.

In macchina potremmo ascoltare Guccini o De Gregori e conoscere a memoria “La locomotiva”.Andremmo ai loro concerti insieme e staremmo sotto al palco a cantare “Rimmel” o “Quattro stracci” proprio come faremmo se fossimo a casa a perder tempo. Andremmo in bici, ci fermeremmo ad un caffè e ordiremmo un tè freddo al limone. Saremmo pienotte entrambi e non ce ne importerebbe. Ci faremmo complimenti a vicenda e sarebbero sinceri.

Mi piace pensarla con me ogni volta che la casa è troppo grande per una sola, quando mi trovo ad uscire in auto e il sedile accanto è vuoto, quando guardo la mia serie televisiva e rido tra me e me. Me la immagino forse alta qualche centimentro più di me, con i capelli mossi e la stessa mia gobbetta sul naso. I capelli potrebbero essere più scuri e forse avrebbe gli occhi verdi.

C’è chi lo trova infantile, chi invece ‘senza speranza’, il mio fantasticar e naufragar nel mare dell’immaginazione, nel figurarmi una sorella che non c’è e che non ci sarà mai. E’ la mia malinconica àncora di salvezza quando mi accorgo che non sto condividendo niente con nessuno, quando non c’è lo scambio di vestiti e scarpe, quando cerchi invano il piacere della sorellanza.

E’ importante avere l’amica o la sorella e trovare tempo per loro perchè come ben si sa ma non si ha mai il coraggio di pensarci..un giorno saremmo tutte vecchiette in viaggio su un pulman.

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